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Uscita dalla guerra, l'Italia è impegnata in un grande sforzo di ricostruzione del tessuto sociale, politico ed economico. Uno degli esempi più eclatanti è la motoristica, con la proposta di micromotori da applicare a biciclette o appositi telai. Il loro costo contenuto ne decreta il successo immediato. Anche Bologna è protagonista di questo fenomeno: si affaccia sul mercato la Ducati con il Cucciolo, uno degli artefici della ''motorizzazione popolare'' del paese. Ma sono ben 49 le Ditte bolognesi attive in quegli anni, in molti casi ''meteore'' destinate ben presto a scomparire. Tra i costruttori di moto vi sono M.M. e C.M., dal glorioso passato, mentre Moto Morini e F.B-Mondial si affermano a livello sportivo in Italia e all'estero. Altri, come Cimatti, Malaguti, Marzocchi, Testi, Verlicchi, si avviano a conquistare uno spazio importante. Alcuni di questi sono ancora oggi marchi di successo sul mercato mondiale. Il volume propone 50 biografie delle ditte produttrici bolognesi, corredate da più di 300 immagini in gran parte inedite, oltre ad una lunga sezione , ''Il collezionismo'', in cui sono fotografate tutte le moto più rappresentative del tempo (complete di schede tecniche).