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Gli inglesi lo chiamarono Black Devil, diavolo nero, ricordando con ammirazione la sua guida spericolata. Eppure non sono in molti, oggi, a ricordare Omobono Tenni (1906-1948), asso della moto fra i più grandi di ogni tempo. La sua capacità di essere più veloce degli altri anche in condizioni di inferiorità del mezzo meccanico, lo stile di guida, l'immedesimazione con la moto, il coraggio, l'approccio alla corsa così come all'esistenza sempre in bilico fra l'impegno più strenuo e l'estro divertito lo assimilano al campione più acclamato dei nostri giorni, Valentino Rossi. Il testo è arricchito da una documentazione fotografica stupefacente per spettacolarità e impatto emotivo.