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Una figura avvolta in un manto più bianco dei nevischio entra in scena da dietro l'angolo, seguendo assorta, senza alzare lo sguardo, le tracce disegnate sul terreno. Avanza leggera, inconsistente come un respiro. Percorre alcuni metri, si ferma, alza gli occhi al cielo come a maledire quelle nubi cariche d'inverno, scuote due o tre volte il corpo intirizzito e si incammina nuovamente verso i passi che sta inseguendo.