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Aristotele definiva l'uomo "un animale sociale"; ed è proprio da questo istinto verso l'altro che nasce questo testo. La nostra quotidianità è intrisa di rapporti sociali: nel lavoro, nel bar, dal fornaio. Tutti i giorni veniamo a contatto con altri animali sociali e, davanti a essi, lasciamo fuoriuscire il nostro istinto all'approccio, alla comunicazione e al conoscere. Un conoscere che ha molti e diversi fini: da una semplice chiacchierata, a cercare il compagno o la compagna con cui condividere la propria vita. La seduzione e il sedurre: quel misterioso gioco tra i due sessi, che si regge su attrazione e mistero, sulle incognite dell'apprezzamento, su dei segnali che devono essere riconosciuti e ricambiati, affinchè essa vada a buon fine. Un'arte nell'arte, la seduzione, ispiratrice di film, testi, poesie, capolavori e miti. Un gioco con delle regole e partecipanti, tutti in gara per portare a casa il proprio montepremi; lungi dal paragonarla a un quiz televisivo, o al noioso monopoli, la seduzione è avvincente e illogica. Utilizzata da tutti, ma comunque unica, divertente e imbarazzante.