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Tra il 1919 e il 1923, Heidegger accarezza il progetto di fare "esplodere l'insieme del sistema tradizionale delle categorie". Vengono qui presi in esame i lavori di quel periodo, per mostrarne l'originalità e l'interesse filosofico. Il giovane filosofo sospetta che i tradizionali concetti filosofici mascherino il movimento della vita e soffochino l'inquietudine originaria del pensiero. Al contrario, egli ritiene che le domande fondamentali della filosofia debbanoessere interpretate a partire dalla concretezza della vita. È ciò che è stato chiamato retrospettivamente la sua "ermeneutica della fatticità". La "vita", e non ancora l'essere, diventa così il leitmotiv del pensiero del giovane Heidegger, proteso verso una sfera originaria, quella dell'esperienza fattizia, da cui il filosofare trae la propria provenienza, di cui deve rendere conto, e a cui, sempre, fa ritorno.