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Perché mai Nietzsche descriveva il suo Così parlò Zarathustra come un "libro sacro", per l'esattezza un "quinto vangelo"?E perché, al contempo, lo definiva il "dono più grande" mai fatto all'umanità?Quale dono immaginava di offrire?E cosa si attendeva in cambio?Un percorso costellato dai temi del sacrificio e dell'ospitalità, dall'idea di amico e nemico, di ospite e straniero, di amore compassionevole e amore affermativo, in cui Corriero mostra l'originalità del dono di Zarathustra e le dinamiche che innesca, in continuità con ciò che ancora vale del cristianesimo e può costituire una risorsa per nuove forme di relazione e convivenza.