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Biografia a fumetti sul giovane martire messicano José Sánchez del Río. All'inizio del secolo scorso in Messico scoppiò una rivolta di incredibili proporzioni, rimasta ai più sconosciuta. Nel 1926 il Governo massonico guidato da Calles avviò una persecuzione, che provocò centinaia di migliaia di morti, nei confronti della Chiesa, mirando alla completa scristianizzazione del paese. In questo contesto, viene narrata la vicenda di Josè: un ragazzo piccolo anagraficamente - aveva solo 14 anni quando fu ucciso -, ma grande nella fede. Questi, accorgendosi che la sua Chiesa era perseguitata e che molti erano i rischi per chi voleva vivere liberamente la propria fede, decise di arruolarsi nell'esercito dei Cristeros. Un giorno, durante una battaglia, il cavallo del suo comandante venne abbattuto e, generosamente, Josè gli consegnò il suo. Rimasto appiedato, venne catturato dalle forze governative e imprigionato. Subì umiliazioni di ogni tipo, torture, privazioni, patì la fame e la sete, ma non rinnegò mai la sua fede in Cristo. Per condurlo all'abiura, i suoi carcerieri gli scorticarono le piante dei piedi e lo fecero camminare a piedi nudi verso il cimitero, promettendogli la salvezza a patto che avesse semplicemente esclamato anche solo una volta: "Cristo muoia!". José preferirì affrontare il plotone d'esecuzione, piuttosto che tradire quel Gesù che - egli ne è sempre stato certo - per ricompensa gli ha donato la vita eterna. José Sánchez del Río è stato beatificato in Messico il 20 novembre 2005.
