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La complicata relazione tra sistema dell'arte contemporanea ed estetiche del Sud Globale si è resa evidente tra la fine degli anni Settanta e gli anni Ottanta. In pieno periodo Postmoderno, un gruppo di artisti, critici, storici, intellettuali ed attivisti ha dato vita ad una serie di esperienze curatoriali ed editoriali che hanno messo in evidenza i limiti dell'Eurocentrismo europeo, scardinando il sistema dell'arte con il supporto di teorie e critiche postcoloniali. Dalla Biennale de L'Avana a Dak'Art, da "Third Text" alla "Revue Noire", da Trade Routes (II e ultima Biennale di Johannesburg) ad Authentic Excentric (primo padiglione africano alla Biennale di Venezia), il volume si concentra sulle prime esperienze degli anni Ottanta fino ad arrivare ai primi anni del XXI secolo. L'arte africana contemporanea e la sua legittimazione sono il case study privilegiato di questo percorso, che analizza l'evoluzione concettuale dalle poetiche terzomondiste all'Arte Globale.