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Si suol dire che viviamo immersi in un mondo di segni; la semiosociologia, disciplina fino ad oggi del tutto inesplorata, alla quale però Zambardi ha già dedicato tre suoi precedenti libri, rileva tali segni e li interpreta sociologicamente. Il suo campo d'azione è illimitato: letteratura, economia, politica, diritto, antropologia, religioni, ecc. Zambardi, naturalmente, come scrittore, pensa ad una semiosociologia letteraria. "Con questo libro - egli afferma - che vuol essere soprattutto una rassegna generale delle problematiche sociali, senza entrare nel merito di specifiche questioni letterarie, sono stato a scuola di vita quotidiana, ho cercato, cioè, di interpretare i segni, i mutamenti, i dinamismi che si verificano nella vita di ogni giorno e che ritroviamo, opportunamente elaborati, anche nell'opera artistica. La ricerca che ho compiuto costituisce per me la base per eventuali elaborazioni di nuovi testi creativi. L'autore, infatti, nel "creare", trasfigura sempre un fatto reale in un fatto estetico, consegnando, al lettore una comunicazione ricca di senso secondo l'accezione di Lotman; egli può servirsi di molteplici forme espressive: simboliche, fantastiche, surreali; usare simboli, figure, immagini, ecc., ma il dono di "creare" gli deriva comunque da una realtà che egli rivive nella propria coscienza come memoria o aspirazione, per cui la conoscenza della vita reale è essenziale".