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Il volume prende in considerazione i mosaici parietali di Ravenna dal V al XII secolo, che decorano monumenti in gran parte inseriti nella lista Unesco e considerati Patrimonio dell'Umanità. Sullo sfondo del quadro storico, politico, culturale e artistico della Ravenna del tempo, le singole decorazioni musive vengono riconsiderate alla luce dell'ideologia politico-religiosa coeva. Si tratta dei mosaici tuttora conservati, ma anche di quelli perduti, a noi noti solo attraverso fonti storiche, che offrono informazioni preziose e contribuiscono ad approfondire e a chiarire il panorama generale della Ravenna bizantina, importante ponte fra Oriente e Occidente. Ne deriva un quadro ricco di suggestioni in cui si intrecciano eventi storici, politici e religiosi, e da cui emergono il ruolo dell'autorità imperiale o vescovile, gli stretti rapporti con Costantinopoli e con i centri più importanti dell'area mediterranea. I mosaici divengono quindi un efficace supporto ai testi sacri e un valido strumento di propaganda di particolari concetti e idee: propaganda che si realizza attraverso quella "civiltà dell'immagine" che in definitiva connota anche i nostri giorni.