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Per chi non lo sapesse, la Via Alloro ricade nel cuore del centro storico di Palermo e prende il nome da un rigoglioso albero di lauro (simbolo arcaico ed augurale) che fino ai primi anni del '700 verdeggiava nel cortile d'un prospiciente palazzo nobiliare. Sorta nel periodo arabo, col trascorrere dei secoli tale strada è stata sempre al centro di solidi interessi sociali, economici e commerciali, per non dire che essa evoca tutta quanta una storiografia legata al Risorgimento siciliano che evidentemente non può trovare spazio in questa sede. Ma se vogliamo soltanto aggiungere che dalla metà del novecento e fino ad oggi in Via Alloro ormai residuano soltanto antichi palazzi in parte restaurati, magazzini abbandonati, botteghe artigianali e qualche negozio, è per evidenziare che nonostante sia cresciuta tra il richiamo di vetrine scintillanti di moda, d'informatica e di chincaglierie varie, a Daìta Martinez tornano ancora in mente le immagini soffuse d'una bottega di Via Alloro! E proprio da questa bottega l'autrice sembra adesso acquistare, per la sua seconda esperienza editoriale...