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"Nell'universo-Fallini circolano, allora, dei termini incaricati di negare. Termini e topoi in qualche misura pericolosi. Perché non si limitano a scansare le intenzioni ermeneutiche con la loro assoluta opacità. Fanno ben di peggio: al loro interno, interi significati vengono attratti, fatti sprofondare. Allora, l' immagine più aderente per tali termini è quella dei buchi neri. Siti, secondo la fisica, oscuri, che intercettano la massa circostante e la trasformano in energia latente di segno opposto. Dicono che, a partire da questi siti, l'universo potrebbe un giorno sprofondare in se stesso e finire. E se l'universo-Fallini avesse, verbalmente, delle zone simili? Zone dove la lingua, forse, precipiterà?..." (dall'introduzione di Mario Santagostini)