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Sette miliardi di onde, come le persone che popolano la terra, dividono Ndanarou, un piccolo villaggio del Senegal, da Parigi. Due universi che appaiono lontani ed estranei, ma che infine convivono nella vita di Nicole "Fatu", una donna in bilico tra queste realtà: quella di Parigi dell'infanzia, delle passeggiate con il nonno e della freddezza materna, poi delle osterie animate dai dibattiti ideologici degli studenti universitari e del primo amore, Mathieu; quella del Senegal, sognato attraverso i racconti del nonno, dimenticato dalla madre, poi reale e pulsante, vissuto sulla pelle di toubab (straniera) a Dakar e Ndanarou, delle risate con le donne sotto l'ibisco, del contatto con il corpo rassicurante di Aziz, ma, soprattutto, dei grandi occhi neri del bambino Hamid. La vita di Nicole e delle persone che la popolano tesse un arco di un secolo che va dal colonialismo al fenomeno odierno della migrazione. Una storia fatta di tanti luoghi e di tante vite, per comprendere che ciò che chiamiamo "casa" non è solo un posto definito e limitato, ma anche quell'intreccio unico e inestricabile di emozioni, atmosfere, esperienze e persone che fanno di noi quello che siamo.