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"'I poeti non dimenticano' diceva Quasimodo (e le Muse erano figlie di Mnemosine). Alla poesia compete, tra l'altro, la pia custodia della memoria. E l'abiezione suprema dei campi di sterminio non potrà né dovrà essere dimenticata: ne siamo, per così dire, indirettamnete corresponsabili in quanto essere umani, e il tema che hai scelto è perciò di perenne attualità. Un tema così incomparabile con ogni altra tragedia, in cui tutto ciò che è umano è negato e stravolto come la più perversa e gelida sistematicità richiedeva..."