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Gli anni cinquanta del XX secolo conobbero momenti indimenticabili di esplorazione del pianeta Terra; il tetto del mondo, l'Everest, venne conquistato nel 1953, laddove il suo abisso, la Fossa delle Marianne, venne perlustrato nel 1960. In quel clima poté inscriversi - correva il 1954 - la maggiore avventura italiana del dopoguerra, ovvero la conquista della seconda cima del pianeta per altezza, forse la prima per difficoltà: la "conquista italiana" del K2. Il presente volume - che di quell'impresa celebra il cinquantenario - ne offre l'emozionante cronaca e insieme la riflessione critica, da parte dell'uomo che per primo pose il suo piede in vetta e che qui si racconta. Quell'uomo è Achille Compagnoni.