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Il volume è frutto di un'ampia ricerca che illustra e analizza l'apparato scultoreo medievale conservato al Museo Nazionale di Cividale del Friuli, sia dal punto di vista storico-artistico che archeologico e architettonico. L'orizzonte cronologico si situa tra il XII e il XIII secolo. Vengono prese in esame le decorazioni di patere, formelle, cornici marcapiano con numerose varianti, usate come elementi architettonici; le decorazioni richiamano a legami con il vicino e medio Oriente attraverso la mediazione del mondo bizantino e arabo. A questo apparato iconografico non sono escluse le ceramiche usate come bacini. Una parte significativa della ricerca è dedicata all'analisi dei materiali, marmi e pigmenti storici, che ha rivelato una ricca gamma cromatica insieme anche all'uso del lapislazzulo. L'analisi dei materiali e altre considerazioni archeologiche e topografiche hanno permesso di ipotizzare che le sculture di Cividale siano ciò che resta del prestigioso palazzo patriarcale voluto da Paolino d'Aquileia all'inizio dell'VIII secolo e abbattuto nel XVI.