Tab Article
Conservare il Novecento nel suo nono appuntamento si confronta con il tema della moda e della conservazione delle memorie che documentano la sua arte, nel secolo in cui essa ha assunto le proporzioni di un fenomeno di massa. Come tutti i prodotti che nel Novecento raggiungono un'altissima diffusione, come per i giornali, per i libri in edizione economica, per le trasmissioni radiofoniche e televisive, secondo quel principio sul quale ormai nei nostri appuntamenti annuali abbiamo imparato a riflettere, per cui la capacità di conservazione è inversamente proporzionale alla "tiratura" del prodotto, anche per la scienza della vestizione, il rischio di una perdita irreversibile di ciò che ne testimonia i processi, la storia, i contesti, è altissimo. Ma come non considerare a corredo e a complemento della moda tutta la vasta e fiorente industria dell'editoria specializzata e in particolare dei giornali femminili, aprendo qui un canale di riflessione a se stante, che si inserisce in quello più ampio della conservazione della stampa periodica novecentesca, la cui problematicità è emersa in tutta evidenza già in uno dei nostri primi incontri ferraresi.