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"Una notte dei primi di marzo, di tanti anni fa, sul litorale dove sorge il castello di Falconara, in Sicilia, venne a posarsi un banco di nebbia." Con questo inizio dimesso, destinato a un crescendo vorticoso, comincia questo libro, la cui azione si svolge tra Agrigento (nel libro: il capoluogo), Alica (Licata), e Falconara di Butera. Il protagonista, un giovane economo di una casa di riposo, è una sorta di nomade moderno, il quale, seguendo le spinte nevrotiche di un gioco, inizia una ricerca che lo porta a sprofondare nelle storie degli altri e dentro il suo passato. La struttura del libro è quella del giallo, solo che, a fugare il dubbio che del solito giallo si tratti, l'azione, non appena viene ipotizzato, e per certi versi intravisto il colpevole, non termina, ma si apre subito a ciò che costituisce il nocciolo del romanzo: la ricerca metafisica. Il cerchio della razionalità, insomma, non si chiude, e tutto rimane disponibile perché irrompa ciò che definiamo imprevedibile avventura, onirica risposta.