Tab Article
"Il grande tema della perdita attraversa tutto il libro. Ne è prova, ma non solo, il primo nucleo di poesie 'L'ordine della madre', concentrate intorno ai gesti postumi del figlio in lutto e che improvvisamente deve ricostruire e capire: la morte della madre tutto è, tranne che una questione sentimentale. L'esperienza del distacco dalle cose è la necessità della maturazione, del passaggio in un secondo tempo della vita quando una voce ci parla più sommessa, senza urlare e ci chiede uno sguardo più aperto, capace di abbracciare anche la morte, di darle una forma e un nome meno terribile. Il tema della perdita, allora, non può che essere declinato nell'altro, ben più vasto, della condizione destinale delle creature, fatta di meteore che attraversano improvvisamente la vita e la illuminano brevemente della luce di una verità postuma. Ecco allora delimitato un atlante di direzioni riconoscibilissime: sono i regni di competenza dei 'dodici segni', in cui la meditazione poetica perviene a delineare, con immagini e simbologie, i limiti e gli splendori di un agire per estrema ratio, bastante a se stessi, ai propri rischi mortali. Il senso del corpo, sembra essere restituito nella pienezza controllata della parola, e dall'ordine con cui la memoria prova a ridisegnare i luoghi dell'incontro, il partecipare nuovamente dell'evento ma questa volta nella luce malinconica - eppure più giusta - di ciò che essenzialmente è avvenuto e che ora ancora rimane." (dalla prefazione di Sebastiano Aglieco)