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Guido Biagi ripercorre la triste fine del poeta e l'immenso dolore provato dalla moglie alla sua scomparsa. Nel 1818, in uno stato di salute pessimo, Shelley, con la moglie e i due figli, si spostò in Italia. La sua ultima residenza fu a Villa Magni a San Terenzo, nel Comune di Lerici (La Spezia). L'8 luglio 1822 Shelley annegò in una tempesta mentre era a bordo della sua nuova goletta, l'Ariel, di ritorno da Pisa e Livorno. Il vascello non si capovolse ma affondò. Il corpo di Shelley fu spinto sulla riva dalle onde per essere dieci giorni dopo ritrovato e poi cremato sulla spiaggia di Viareggio. Il cuore venne poi estratto intatto dalla pira in cui era arso il corpo durante il funerale, e custodito da Mary Shelley. Toccante e commovente il resoconto di questi ultimi giorni che ci restituisce Biagi. Interessanti i nuovi documenti collocati nella seconda parte del libro e raccolti negli Archivi di Firenze, Lucca e Livorno, in cui nuove informazioni permettono di fare luce su fatti ancora oggi incerti e confusi. Presentazione di M. G. Malfatti Angelantoni.