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«La tematica marina in Consonni, al di là della consapevolezza delle eredità e delle filiazioni linguistiche, si veste di un personale impulso a codificare i mutevoli aspetti della natura circostante attraverso il ridestarsi delle sensazioni della vita all'aria aperta. È un percorso che si avvale inizialmente, nell'agosto del 1992, di una serie di disegni a china, dedicati ai colli dietro Laigueglia, dove il segno, concitato e nervoso, appare una procedura rapida per registrare la sensazione visiva e per interrogare i luoghi. [...] È come se Consonni affondasse nelle serre, nei rovi, nelle torre, nei tronchi dei cipressi e dei pini a contatto con la materia, per portare alla superficie bagliori marini e lamine d'oro sottratte dal fondo di una tavola quattrocentesca della Pinacoteca di Savona». (Paolo Rusconi)