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La teoria antropologica cassireriana, sviluppata ampiamente durante il soggiorno svedese e americano, come attestano lettere, libri e conferenze del periodo, ha senza dubbio subito le maggiori influenze durante gli anni amburghesi (1919-1933) e non soltanto da parte della comunità di lavoro nota come Warburg Schule ma anche ad opera di personaggi apparentemente lontani dalle tematiche più strettamente filosofiche. A partire dalle ricerche del biologo Jakob von Uexküll e del neuropsicopatologo Kurt Goldstein sull'organismo e sul suo rapporto con l'ambiente, Cassirer giunse a definire in modo filosoficamente pregnante l'unicità dell'essere umano e della sua struttura simbolica. Il volume ricostruisce alcuni aspetti rilevanti del pensiero di Ernst Cassirer, soffermandosi sull'articolata riflessione antropologica cassireriana, trattata non soltanto nei suoi risvolti culturali ma anche in quelli biologici ed etici, non senza una particolare attenzione all'evoluzione delle vicende esistenziali del filosofo tedesco.