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A quarant'anni di distanza dalla stagione della mobilitazione studentesca, il '68 sembra ancora non avere trovato una sua propria collocazione nella memoria collettiva. Osannato da alcuni, male assoluto per altri. Il tentativo qui sviluppato è quello di capire e strutturare un percorso che parte dalla mobilitazione nazionale per poi legarsi alla mobilitazione di una città di provincia, Catania, disegnando un immaginario culturale e politico, realizzato solo in parte, che ha prodotto un radicale cambiamento della nostra società. Tutto cambia con il '68, la musica, il teatro l'architettura, il cinema, la vita dei militanti. Tutto irrimediabilmente assume contorni diversi, forma e sostanza, cultura e rappresentazione della vita reale. Oggi, di quell'annus mirabilis, rimane la memoria; una memoria irriverente e profondamente divisa.