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Con questo volume, che segue quello dedicato al territorio bolognese, prosegue la pubblicazione dei materiali - immagini, diari e appunti - che Paul Scheuermeier raccolse nel corso della ricerca sulle campagne dell'Italia settentrionale e centrale nel periodo che va dal 1921 al 1931, per realizzare l'impresa dell'Atlante Italo Svizzero. "Partii linguista e tornai folklorista" è la frase che ben sintetizza il percorso di un attento osservatore delle tecniche e della cultura materiale, ma anche "del gesto e della parola" - per citare André Leroi-Gourhan - dei lavoratori della terra, visti da un occhio fotografico allo stesso tempo umanamente partecipe e scientificamente attento al minimo dettaglio. I saggi a corredo dei documenti originali tentano di restituire il contesto storico dell'agricoltura emiliana tra le due guerre mondiali e, d'altra parte, di ricostruire, attraverso una attenta indagine lessicale e dialettologica, un mondo fatto di oggetti, di tecniche, di saperi, oggi quasi completamente scomparso e la cui memoria è affidata in massima parte ai musei rurali.