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Davvero difficile fotografare un giardino: mutano senza posa luci e colori, il fogliame si muove e si confonde, le profondità sfuggono. Ma in quello di Parma, un lembo del Settecento francese nel cuore di una città italiana, Paolo Righi e Andrea Samaritani riescono a cogliere, dopo mille scatti nel variare delle stagioni e delle ore del giorno, l'essenza del luogo. In un estremo sforzo di sintesi, 33 tavole di grande formato ci conducono fra viali e statue, fin dentro le sale dei due palazzi storici che vi sorgono, dove la decorazione richiama sempre la natura esterna, in un continuum affascinante. E ci rivelano il dialogo silenzioso tra le sculture, eterne ospiti del giardino, e chi lo frequenta in cerca di conforto o rifugio.