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Nella "Città delle parole", che raccoglie le Massey Lectures tenute nel 2007, Alberto Manguel, acclamato scrittore, traduttore e fine bibliofilo, analizza l'uomo come entità individuale e sociale e si pone una domanda chiave: "In fondo, perche stiamo insieme?" L'interrogativo appare più che mai lecito in un mondo nel quale la convivenza è ostacolata da profonde differenze etniche, politiche e religiose. Esaminando gli stretti legami tra lingua, letteratura e società, Manguel condude che "la vita non è mai individuale, ma è incessantemente arricchita dalla presenza degli altri. L'identità del singolo richiede il suo opposto, in un costante sforzo di inclusione: per sapere chi è uno, dobbiamo essere in due".