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Quando nel 1889 fu inaugurata a Parigi la tour Eiffel, tra i nomi di tutti coloro che, con i loro studi sull'elasticità, avevano consentito la realizzazione dell'opera e che erano stati riportati sull'ardita costruzione, mancava quello di Sophie Germain. La cosa non stupisce, perché si trattava di una donna, sia pur vincitrice di un premio di 3000 franchi, bandito da Napoleone, per studi appunto sull'elasticità. Premio che, a causa dell'eccessiva timidezza, la giovane Sophie, che all'epoca aveva trent'anni, non andò a ritirare. Eppure le lettere che le sono state scritte da alcuni tra i più illustri matematici e fisici del suo tempo, tra cui Gauss, Lagrange e Fourier, testimoniano quanto l'intensa attività scientifica di questa singolare studiosa fosse tenuta in considerazione.