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Quello che ci è dato di attraversare è davvero il tempo dell'ansia e delle vertigini. Presi fra gli appelli incessanti della civiltà della fretta, le impasse del mondo e le voragini del nostro cuore, ci dibattiamo come funamboli su un filo sdrucciolevole alla ricerca di qualcosa che ci liberi dal senso di precarietà dei giorni, che dia consistenza e respiro alle nostre vite. Molte fra le opere della letteratura, dell'arte e del cinema novecenteschi testimoniano la marea montante dell'ansia di fronte ai vortici del tempo. Muovendosi fra testi narrativi e poetici, tra film e quadri, riti mediatici e scenari epocali, Paolo Lagazzi focalizza la sua attenzione su alcuni dei capolavori di Joseph Conrad, di Alfred Hitchcock e di Bernard Malamud.