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Volume pubblicato in occasione della mostra "La pelle degli oggetti" (Galleria Milano, 28 ottobre-9 dicembre 2019, Milano), a cura di Elio Grazioli e Bianca Trevisan. "La sua cifra è l'8, forma che rimanda al doppio cerchio, alla clessidra e, resa orizzontale, all'infinito. Non è un circolo chiuso, non è una tautologia, è una dinamica che mostra e trasforma, che rivela e rilancia. Una doppia giravolta nascosta all'interno di un gesto che si dà per unico, un avvolgimento che rovescia e al tempo stesso stratifica. Il tutto in un'atmosfera pacata, al limite della percezione. Questa mostra in particolare si gioca su specchi e semi e frutti, un'accoppiata inevidente che già sembra pensata da un poeta. Che cos'hanno in comune? Perché questo accoppiamento? La risposta è forse l'accoppiamento stesso, come dalla famosa massima di Borges che afferma che gli specchi, come la copula, sono abominevoli perché moltiplicano gli esseri - lui dice: gli uomini. I semi e i frutti rimandano a loro volta alla moltiplicazione della vita. Gli specchi non significano solo il raddoppiamento della realtà ma simboleggiano anche il tema dell'identità, tanto quanto i semi e i frutti simboleggiano quello della natura". (Elio Grazioli)