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Nel giugno 1940 l'Italia fascista abbandonò la formula di "non belligeranza" e affiancò la Germania in quella che qualcuno si illuse potesse essere una blitzkrieg, una guerra lampo. Nel clima infuocato di quegli anni, che non risparmiò la popolazione civile, e nel radicale cambiamento che la guerra portò nelle famiglie, nella scuola e nei rapporti sociali a tutti i livelli, l'autore dà voce ai ragazzi della sua generazione, a coloro "che il dramma della guerra l'hanno vissuto personalmente, l'hanno toccato con mano", svelando, in un rigoroso inquadramento storico, gli stati d'animo e i sentimenti che caratterizzarono la vita di tutti i giorni di quei bambini e delle loro famiglie. Un intreccio di vicende autobiografiche e di eventi storici che esprimono il clima di quel periodo senza mostrarne le atrocità ma permettendo al lettore di avvertire l'aria che si respirava a Bergamo quando ancora i piccoli e i grandi giocavano per strada, come succedeva, appunto, in via Matris Domini.