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La vicenda artistica di Giuseppe (Bepo) Milesi ha più di un punto di contatto con quella di alcuni suoi coetanei e compagni di strada nati tra il terzo e quarto lustro del Novecento quali Erminio Maffioletti (1913), Mario Cornali (1915), Domenico Rossi (1911), Ugo Recchi (1914): la formazione all'Accademia Carrara sotto la guida di Contardo Barbieri, le prime mostre tra Bergamo e Milano nel circuito delle Sindacali fasciste, il "buco nero" degli anni di guerra, che Milesi combatte sul fronte greco-albanese, gli anni della ripresa, la partecipazione all'esperienza del Gruppo Bergamo, le mostre personali e collettive nelle gallerie cittadine e nazionali. Si tratta di una stagione estremamente vivace della cultura artistica bergamasca che indagini recenti hanno finalmente inquadrato, studiato e approfondito nei suoi molteplici aspetti (pittura, scultura, architettura, fotografia, design, arti applicate ecc.), in particolare con l'articolata ricognizione Arte a Bergamo 1945-1959 effettuata dalla Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea nel 2001.