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L'interesse per l'Italia, favorito dalla presenza di molti esuli e patrioti italiani all'estero, sensibilizzò molti stranieri alla causa risorgimentale italiana. Il mito di Garibaldi attirò le attenzioni sul nostro paese in vari Stati europei e extraeuropei, in particolare nelle Americhe. Non pochi furono coloro che seguirono Garibaldi nelle sue imprese, e molti furono i francesi, come Alexandre Dumas, grande amico e complice di Garibaldi al momento della spedizione dei Mille e del suo ingresso a Napoli, da cui prende inizio la nostra ricerca sull' "Italia degli altri". La seconda parte del libro ci conduce alla dissoluzione e al fallimento di certi ideali del Risorgimento, e a un nuovo momento della Storia patria che continua a suscitare polemiche e conflitti: cioè al ventennio della dittatura fascista di Mussolini. Nella terza parte di questa ricerca l'Italia del dopoguerra ancora sarà vista all'insegna di giudizi e pregiudizi opposti: da una parte coloro che temevano che la democrazia fosse estremamente fragile nel paese; dall'altra i nuovi entusiasti ammiratori di una sinistra italiana, in parte reale, in parte idealizzata quindi alquanto immaginaria.