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Le lettere di Zygmunt Krasinski (1812-1859), che qui pubblichiamo, costituiscono un ulteriore volume dedicato alla corrispondenza italiana del grande poeta romantico polacco. Questo tomo, tuttavia, differisce in modo significativo da quelli dei volumi precedenti. Nelle lettere già pubblicate, Krasinski, in occasione del suo incontro con l'Italia, descriveva i luoghi visitati ricorrendo a immagini. Le città italiane costituiscono, così, nel suo carteggio, una specie di «galleria di immagini», che incanta per la bellezza. Nel carteggio qui proposto non incontriamo più il Krasinski che passeggia tra le rovine del Foro Romano. Non troviamo la Città eterna, come nei volumi dedicati alla corrispondenza romana già pubblicati, non vediamo Roma e il suo Colosseo come «theatrum amoris», «santuario di rovine», «vestibolo dell'eternità» nel contesto dell'amore per Delfina Potocka. Questo Krasinski, invece, è un uomo isolato, sofferente nel fisico e nell'anima, deluso nelle sue speranze di libertà e di pace.