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In Sicilia le feste cambiano. Interventi personali le riplasmano, le "correggono", le banalizzano infrangendone la vera essenza. Appuntamenti patronali, carnevali, cerimonie della Settimana Santa, eventi festivi coinvolti in metamorfosi rituali che in un niente ne mutano i percorsi, gli aspetti e perfino le date. E poi ci sono i restauri. Che a volte rendono irriconoscibili agli occhi delle devozioni più genuine simulacri antichi ea miracolosi, non di rado sostituiti da copie perfette. È quello che è successo a san Calò, protagonista ad Agrigento in una delle espressioni di religiosità più marcate dell'intera isola. Il grido d'allarme diventa perciò esigenza di restituzione, auspicio per altri generi di cambiamenti, per potere raccontare le feste con l'autentica gioia di una volta.