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La trattazione della materia delle varianti in corso d'opera, aspetto di particolare rilevanza e di carattere eccezionale durante l'esecuzione dei lavori in appalto, è stata impostata secondo le norme del "Codice dei contratti pubblici", emanato con D.Lgs. 12 aprile 2006, n. 163 ed entrato in vigore il 1° luglio 2006. Tale decreto in particolare ha abrogato la Legge 11 febbraio 1994, n. 109 e alcuni articoli del D.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554. I casi ammissibili di variazione al progetto approvato sono ora trattati rigorosamente dall'art. 132 del Codice dei contratti, dall'art. 134 del Regolamento n. 554/1999 e dall'art. 10 del Capitolato generale d'appalto che riveste ora natura contrattuale. Gli aspetti progettuali e di sorpresa geologica delle varianti in corso d'opera sono stati coordinati con le nuove "Norme tecniche per le costruzioni" emanate con D.M. 14 settembre 2005.