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Nel primo Novecento per le donne è difficile poter manifestare la propria personalità. Vincenzina, figura predominante nei ricordi dell'autrice, donna dal carattere forte, dai capelli rossi e dagli occhi verdi, si afferma lottando silenziosamente con Saverio, il marito. Le buone capacità gestionali rivelate in America, si realizzano in pieno durante la Grande Guerra. Vincenzina indossa i pantaloni, sale a cavallo: produce benessere in un paesino all'interno della Sicilia, dove riesce a farsi stimare anche dagli uomini. Inevitabilmente la vita non riserva solamente successi: a New York un saluto innocente scatena la gelosia di Saverio; arriva la ricchezza, ma i figli non sono mai contenti; la morte non rispetta sempre l'ordine cronologico. Un viaggio alla ricerca di una pacificazione interiore per la nipote Vittoria, nel recupero nostalgico di una fanciullezza ormai lontana.
