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"Una volta incontrai un altro di quegli uomini che vivono lungo le strade. Un po' folle anche lui, mi parlò così: "Sono un vagabondo. Spesso mi sembra di camminare tra pigmei. E poiché la mia testa è di settanta cubiti più elevata da terra rispetto alla loro, crea pensieri più alti e più liberi. In verità io non cammino tra gli uomini ma al di sopra degli uomini, e tutto ciò che vedono di me sono le mie orme nei loro campi. E spesso li ho sentiti discutere e dissentire sulla forma e la misura delle mie impronte. Ce ne sono alcuni che dicono: 'Sono le tracce lasciate da un mammut che ha percorso la terra in tempi remoti'. E altri dicono: 'No, sono i punti in cui son cadute meteoriti dalle stelle lontane'. Ma tu, amico mio, tu lo sai perfettamente: non sono nient'altro che le orme di un vagabondo"".