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Durante la guerra, a Nizza Monferrato fu sfollato Umberto Eco dodicenne: lo possiamo immaginare seduto al «Bricco» che sogna leggendo Salgari. Sfollata a Nizza negli stessi anni era anche l'intera squadra di calcio del Torino, il futuro «Grande Torino», che lì si allenava lontana - ma mai abbastanza - dai bombardamenti. Spostandoci di qualche anno addietro e di pochissimo da Nizza Monferrato, a Incisa Scapaccino, ecco il monumento ai Caduti, e forse non molti sanno che lo scolpì la nicese Claudia Formica, scultrice di fama, e in tempi in cui non era affatto normale che una donna lavorasse di scalpello e martello. Ma, prima ancora, all'ombra del Campanòn, nacque anche certo Francesco, che vendeva verdure al mercato e pensava a un modo per conservarle: di cognome faceva Cirio, e in queste pagine scopriamo che aveva ascendenze molto alte... Le leggende intorno a Nizza Monferrato si mescolano con i fatti di quasi mille anni di storia. In "Storie sospese", sei fra i maggiori e più originali scrittori contemporanei rendono omaggio con un loro racconto a questa piccola grande città, contraddistinta da una liaison tutta particolare con i libri: Nizza ha davvero pochi abitanti per la quantità di librerie che ospita. I racconti: Eleonora Sottili, La formica e la vittoria; Gianni Farinetti, Un misterioso triangolo; Laura Pariani, Al Bricco; Stefania Bertola, Francesco Cirio e gli dei dell'Olimpo; Giuseppe Culicchia, Il grande Torino a Nizza Monferrato; Nadia Terranova, Giusi e io - Una storia di libri.