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Il 1946 è un anno cruciale per l'Italia. Un ventennio di fascismo e la guerra conclusa da pochi mesi pesano ancora come macigni: le città mostrano evidenti le ferite dei bombardamenti, da Nord a Sud l'emergenza alimentare non dà tregua e non sono pochi gli strascichi di una guerra civile che ha insanguinato una parte consistente del Paese. Ciononostante, di giorno in giorno si rafforza la speranza che i ruderi ereditati dal conflitto voluto dal regime saranno presto confinati nei libri di storia. Il 2 giugno, con il referendum e le elezioni per l'Assemblea Costituente, le prime cui partecipano anche le donne, l'Italia sceglie di diventare una repubblica, seppur con una percentuale tutt'altro che schiacciante e con passaggi poco chiari nello svolgimento di votazioni e scrutini. È il tramonto dei Savoia, la più antica famiglia reale d'Europa, uscita vincente dal Risorgimento e dalla Grande Guerra, ma irrimediabilmente compromessa con il fascismo e con la vergogna delle leggi razziali, accusata di aver abbandonato il Paese a se stesso nella drammatica estate del 1943. Attraverso le straordinarie immagini dell'ANSA e dei suoi partner, il clima, la situazione internazionale, la breve parabola istituzionale di Umberto II e i protagonisti della nuova vita politica italiana, la Chiesa, l'esilio del "re di maggio" e la cronaca dei febbrili giorni che hanno fatto l'Italia di oggi. Immagine dopo immagine, come l'Italia è diventata una repubblica.