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"Pierre o le ambiguità" di Herman Melville, fu pubblicato nel 1852, appena dopo "Moby-Dick". In questo complesso, strano libro, Melville affronta l'arduo problema della distinzione tra virtù e vizio ed espone i risultati di una confusa aspirazione al bene del suo giovane protagonista. In breve: cosa può succedere quando Pierre, figlio unico di un'altera patrizia vedova, nell'imminenza del matrimonio con l'angelica Lucy, viene a conoscenza dell'esistenza di una sorellastra, Isabel, figlia illegittima del padre idealizzato? Come può reagire questo sano, generoso rampollo beneducato, di animo retto e nobile spirito, erede unico di un glorioso passato familiare e di un imponente patrimonio? Ignorerà l'accorata richiesta di riconoscimento, di aiuto e di affettuoso sostegno, di questa figlia segreta e negletta del suo stesso venerato padre? Pierre tenterà di farsi carico della situazione di abbandono e di isolamento della sorella? Cosa e come potrà fare per portarle soccorso? Riuscirà ad aiutare questa sua misteriosa sorella senza intaccare l'onorata memoria del padre, senza ferire in modo insanabile l'orgogliosa sensibilità della superba madre? Quale potrà essere la reazione della fiera dama, figlia e nuora di valorosi generali, alle azioni dell'amato figlio? Cosa ne sarà della promessa sposa Lucy? Cosa accadrà a tutti? A Isabel, e a Pierre? Prefazione di Claudio Gorlier.