Tab Article
Il sadismo si presenta ormai come un insieme di pratiche ampiamente diffuse. Nelle forme vistose del glamour e come oggetto di forte investimento di marketing, appartiene di fatto e di diritto al nostro panorama culturale. Eppure tutto ciò ha a che fare con un nome, quello del Divin Marchese, D.A.F. de Sade; con una filosofia, il suo sistema della natura; con il suo materialismo e il suo ateismo razionalista. Il sadismo, da curiosità erotica relegata ai fondi proibiti delle biblioteche, si è trasformato in cifra identitaria del nostro presente; in marchio di fabbrica delle nostre crudeltà e della nostra violenza diffusa. Il libro descrive l'insinuarsi e il più o meno segreto lavorìo che l'opera e i personaggi di Sade vanno compiendo tra le pieghe della nostra cultura, consegnandoci un paesaggio inquietante e incognito di pericoli e degrado per l'immagine che abbiamo dell'uomo e del suo ruolo nel mondo. Il sadismo odierno si identifica con le nuove modalità politico-tecnologiche di usare del corpo altrui, di dominarlo, manipolarlo e cancellarlo una volta per tutte, rendendolo pienamente disponibile all'arbitrio e alla totale manipolazione.