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È cambiata l'idea dell'amore nel pensiero delle donne di oggi? Certamente sì. Ed è cambiato il modo in cui la poesia delle donne parla apertamente di erotismo e desiderio, quasi autorizzando il lettore a farsi complice confidente della loro ricerca di gioia e di libertà. La posta in gioco non è scontata: alla sfida seduttiva, al caleidoscopio delle fantasie d'amore, al risveglio dei sensi, al simbolismo degli oggetti, ai corpi dell'uno o dell'altra, si contrappongono gli elementi dissonanti, le disarmonie, i fraintendimenti, a volte amari, a volte gustosamente comici. Troviamo le voci più affermate della poesia angloamericana contemporanea: Marge Piercy, Erica Jong, Sharon Olds, Maxine Kumin e Carol Ann Duffy; la più importante poetessa nativa americana, Joy Harjo; le afroamericane Lucille Clifton, Rita Dove, June Jordan; la canadese Anne Michaels; e accanto a loro le indiane Sujata Bhatt e Suniti Namjoshi, la chicana Ana Castillo, la palestinese Suheir Uammad, la neozelandese Fleur Adcock. La parola amorosa delle donne in un'antologia multiculturale dove le diverse identità sono tenute insieme in un "unico corpo". Diversissimi gli stili: onirico, ironico, sarcastico, ma anche colloquiale e attento alla quotidianità. Un'antologia unica nel suo genere.