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"La trama fibrillante del racconto fotografico di Leone è declinata dalla memoria profonda degli incartamenti e delle stupefazioni di un'età acerba surriscaldata dalla fermentazione dei primi desideri attorno agli oggetti talismanici di un'amabile impudicizia. Bambino, portato per mano dal padre, organista della cattedrale, Leone ha cominciato subito a spogliare l'idillio liturgico del matrimonio: frequentatore clandestino di cerimonie nuziali, ora nel brusio dello spazio sacro, ora nei momenti di festa grossa; dai coretti avvampati di bianco, al tuffo nel banchetto." (Salvatore Silvano Nigro)