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Quando si vuole definire in qualche modo un periodo storico spesso si va alla ricerca affannosa di un concetto o di un insieme di poche parole che comprendano in sintesi quanto esposto nel volume scritto dall'autore. Ebbene tra le tante definizioni ritrovate in vari libri sul fascismo clandestino quella di storia negata ci sembra indiscutibilmente la più consona. È stato lo storico Vincenzo Caputo, autore di una pubblicazione dall'omonimo titolo, a convincerci della necessità della utilizzazione della suddetta terminologia per identificare i sottaciuti fatti storici riguardanti il fascismo clandestino in Sicilia dal 1943 al 1946. Domenico Lo Iacono si è dato molto da fare al fine di trovare tutta la documentazione possibile sull'argomento. Non è stato né semplice né facile: bisognava continuare a negare un periodo storico che fra tanti è bene continuare a tenere nel dimenticatoio. Lo Iacono è riuscito a mettere in luce più di una pagina ritenuta morta e sepolta o, comunque, addirittura inesistente. E, per dirla col prof. Giuseppe Parlato, l'augurio è semmai che questo volume sia il primo, assieme a quello di Angelo Abis sul fascismo clandestino in Sardegna, a percorrere la strada del fascismo clandestino, ben presente in tutta l'Italia centromeridionale occupata dai cosiddetti liberatori angloamericani.