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Quella di Quasimodo fu una delle più articolate, significative, anche contraddittorie esperienze poetiche del Novecento italiano. Nella prima parte della sua ricerca poetica, il poeta mostra riflessi dannunziani, esaltando il legame con la natura (in particolare, la terra e il mare di Sicilia) e il senso di estraneità alla città: è la fase "ermetica", centrata sul rapporto parola-immagine-intimità e sul tempo non-cronologico. La prima fase della ricerca ermetica di Quasimodo si chiude con il volume antologico "Ed è subito sera" (1942). Nel 1947 esce la raccolta "Giorno dopo giorno", un'opera che mostra un autore appassionato ai temi civili e impegnato a rinnovare l'uomo attraverso lo strumento della poesia, che necessariamente diventa più aperta ed esplicita. Dieci studiosi, in occasione del cinquantenario della morte del poeta (2018) ne hanno studiato la limpida e innovativa poetica in un congresso tenutosi presso l'Accademia Petrarca di Arezzo.