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Le riflessioni di Leopardi e di Manzoni sul linguaggio e sulle lingue, l'esperimento manzoniano della "Colonna infame",lo stile "spezzato" della nostra prosa settecentesca, la mobile sintassi della poesia arcadica, la scrittura dei nostri linguisti del secondo Ottocento sono i temi affrontati in questo volume. Sono temi diversi che approfondiscono aspetti della linguistica, della letteratura e della cultura di quei tempi e che, al tempo stesso, illuminano percorsi diretti verso la modernità: dai vari problemi di linguistica generale alla considerazione sociale del linguaggio, dalla neologia grecizzante alla sperimentazione di un narrare, misto di documenti, frammentario e plurilingue, quasi un'anticipazione di una tendenza viva nella narrativa dei giorni nostri. Sono fenomeni osservati sullo sfondo di un Settecento che è, anche per l'Italia, il secolo dell'innovazione e del progresso civile e culturale, il secolo in cui la filosofia si apre all'empirismo, la politica al liberalismo, Vico fonda la scienza della storia, Beccaria leva la sua voce contro la barbarie del potere.