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I pittori-poeti, che furono tanti, sin dalle origini della nostra storia letteraria, rappresentano, poi, una categoria a parte. I pochi lettori moderni della scrittura di un pittore "di grido" normalmente premettono una corposa premessa giustificativa, che consenta di non incorrere nelle ire dei critici d'arte. Forse per questo di un pittore-poeta come Salvator Rosa sono a malapena note le sette Satire, la cui ultima edizione risale al 1995. Della restante produzione - lettere e liriche - non esistono edizioni critiche; la biografia non è mai stata del tutto affrancata dalle romantiche trasfigurazioni dell'appassionata Lady Morgan. Il risultato è che, a quattrocentotré anni dalla sua nascita, Salva tor Rosa è, per i più, pittore di paesaggi, battaglie, santi, filosofi e peccatori, con qualche velleità letteraria, in perfetta consonanza con le mode accademiche e cortesi del Siglo de oro.