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"...Memorie d'infanzia e di famiglia se ne scrivono a getto continuo o se ne pubblicano forse troppe. Ma la signora Lori ha la mano lieve, usa i colori giusti, dalla musica dei ricordi trae una garbatissima armonia espressiva; i ritratti sono vivi senza essere ingombranti; la scrittrice sa dire 'io' senza petulanza; la nostalgia è profonda, ma sfuma nella dolcezza, trepida ma non patetica. Le Puglie, le Marche, il lungo calvario della guerra passano sotto i nostri occhi con esemplare trasparenza e semplicità. La paginetta sul bombardamento di Ancona (il vecchio quartiere del Guasco dove avevamo sempre abitato) con la morte degli amici i cui nomi sono scolpiti nella lapide, è di rara e intensa sobrietà: 'Tutto era ormai silenzio e immobilità, e solo nella memoria quei giorni felici avrebbero continuato a vivere con la struggente dolcezza dei paradisi perduti.'"