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Questo libro nasce dall'esigenza di trovare risposte alla classica domanda: c'è una musica adatta per la distensione, l'attivazione, la nevralgia, smettere di fumare e ricominciare a mangiare, migliorare la riuscita in matematica e far ricrescere i capelli? Sono convinta di no, non esiste una panacea musicale se intesa come Chopin, Debussy o Sakamoto. Eppure, dalla mia esperienza di musicista, studiosa ed amante della musica, mi sono accorta che certi stili, certe scelte musicali, formali, timbriche e strutturali messe in relazione con le esperienze di vita degli ascoltatori danno risultati di un certo interesse dal punto di vista della modificazione del proprio modo di sentirsi e quindi del proprio comportamento. L'obiettivo è offrire spunti di riflessioni supportati da studi autorevoli, nonché nozioni e suggerimenti pratici essenziali per operare una scelta cosciente e ragionata del materiale sonoro il più possibile calzante con il soggetto preso nella sua unicità