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In questo nuovo numero dei "Quaderni" trovano spazio eminenti figure dell'Ateneo torinese: il grecista Bartolomeo Prieri, il francesista e italianista, nonché maestro esemplare, Ferdinando Neri, il suo allievo Arrigo Cajumi; sono poi lumeggiate due delle glorie della matematica italiana: Angelo Genocchi e Giuseppe Peano. Torna da protagonista la luminosa figura di Antonio Gramsci, del quale si analizzano i rapporti con il linguista Matteo Giulio Bartoli e il filosofo Annibale Pastore. Chiude il volume un regesto delle carte e dell'archivio dell'illustre ampelografo Giuseppe di Rovasenda.